HOTEL VOCO
Via G.Stephenson, 55 | Milano
INTERVENTO GLOBALE
35.000 MQ
COMMITTENTE
Alinvest Spa
ANNO
2010-2012
PROGETTO ARCHITETTONICO
Arch. Giancarlo Marzorati
PROGETTO DI INTERNI
E ILLUMINOTECNICO
Arch. Simone Micheli
PROGETTO STRUTTURALE
Ing. Stefano Rossi
PROGETTO IMPIANTISTICO
Tekser, Ing. Stefano De Marchi
DIREZIONE LAVORI
Egm Srl Arch. Enrico Favero
Arch. Matteo Balzarotti
Ing. Lorenzo Bendoni
Ing. Mattia Evangelisti
Il nuovo Hotel Voco Milano sorge all’interno del distretto Stephenson e nasce dalla volontà di creare un elemento rappresentativo per la città, in un’area industriale protagonista di un nuovo sviluppo urbanistico ulteriormente incoraggiato dall’esposizione universale EXPO 2015.
Il progetto è redatto a quattro mani (dall’architetto Giancarlo Marzorati per il progetto architettonico, e dall’architetto Simone Micheli per il progetto degli interni) e ha dato vita a una torre di 20 piani fuori terra. La struttura prende vita da un basamento vetrato di tre piani, nel quale si sviluppano spazi di accoglienza come reception e bar, fitness e spa, sale convegni e piano Piloty per eventi. Dal quarto piano fino alla sommità, si trovano le 280 camere. L’ingresso dell’edificio è evidenziato da una grande pensilina a forma di ala di libellula.
Dal punto di vista impiantistico l’hotel si dimostra un'importante esperienza progettuale all’avanguardia per l’impiego di sistemi costruttivi e tecnologici di alto livello, scambiatori di calore che utilizzano la geotermia e altri innumerevoli sistemi di controllo che ne permettono una gestione "green". Le caratteristiche dell’involucro esterno influenzano il comportamento energetico dell’edificio, nel suo complesso studiato per ridurre notevolmente i consumi.
Gli interni sono peculiari per la scelta di forme architettoniche sinuose e colori pastello: il visitatore è accompagnato in un’esperienza sensoriale suggestiva. Il chiaro delle superfici è spezzato dagli arredi colorati e da elementi architettonici dalle linee organiche che diventano sculture, creando fluidità dello spazio.
L'edificio si pone come canone di riscrittura per i futuri hotel che verranno. Esternamente distintivo e ieratico, grazie all’attento lavoro dell’architetto Marzorati, e internamente iconico e super funzionale, grazie al dinamico segno dell’architetto Micheli.